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Comunicato stampaPubblicato il 12 dicembre 2025

Gruppo di coordinamento contro la criminalità ambientale: il Consiglio federale prende atto del rapporto e della strategia 2030

Berna, 12.12.2025 — Il gruppo di coordinamento contro la criminalità ambientale ha il mandato di rafforzare la lotta contro i reati ambientali a livello nazionale e internazionale. Il 12 dicembre 2025, il Consiglio federale ha preso atto del rapporto sull’attività degli ultimi quattro anni del gruppo di coordinamento e della strategia 2030. La strategia consentirà nei prossimi anni di perseguire in modo ancora più efficiente la criminalità ambientale.

Negli ultimi decenni, la criminalità ambientale è diventata un business miliardario mondiale: altamente lucrativa e, al contempo, difficile da scoprire, perseguire e punire, attira l’interesse della criminalità organizzata. Attualmente, la criminalità ambientale è al quarto posto tra le attività criminali e registra una crescita annua stimata tra il cinque e il sette per cento.

Il 12 dicembre 2025, il Consiglio federale ha preso atto del rapporto sull’attività del gruppo di coordinamento contro la criminalità ambientale (v. riquadro) e della strategia 2030. La nuova strategia riguarda il periodo 2026–2030 e persegue gli obiettivi seguenti:

  • sensibilizzare le autorità (penali e amministrative su tutti e tre i livelli statali), la politica e la popolazione;
  • creare e garantire un’esecuzione efficace e coordinata del diritto penale ambientale;
  • evitare danni ambientali e alla salute nonché distorsioni del mercato.

Finora le attività e la collaborazione del gruppo di coordinamento contro la criminalità ambientale hanno mostrato la propria efficacia. La rete così creatasi costituisce una base preziosa che, in futuro, contribuirà a rafforzare l’esecuzione nell’ambito della criminalità ambientale.

Tra quattro anni, il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) presenterà nuovamente al Consiglio federale un rapporto sull’attività del gruppo e sull’attuazione della strategia 2030.

Gruppo di coordinamento contro la criminalità ambientale

Il gruppo di coordinamento contro la criminalità ambientale è diretto dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM). È composto da rappresentanti dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV), dell’Ufficio federale di polizia (fedpol), dell’Ufficio federale di giustizia (UFG), dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC), del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e dell’Ufficio federale del consumo (UFDC). Ne fanno parte anche i rappresentanti della Conferenza delle e dei comandanti delle polizie cantonali della Svizzera (CCPCS), della Conferenza svizzera dei Ministeri Pubblici (CMP) e della Conferenza dei capi dei servizi per la protezione dell’ambiente della Svizzera (CCA).

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