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Comunicato stampaPubblicato il 12 dicembre 2025

Radar antirumore: preso atto del rapporto in materia

Berna, 12.12.2025 — Nella seduta del 12 dicembre 2025, il Consiglio federale ha preso visione del rapporto redatto dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) sugli strumenti da adottare per contrastare l’eccesso di rumorosità del traffico stradale. Il documento esamina, sotto il profilo tecnico e giuridico, la possibilità di impiegare dispositivi radar antirumore, raccomandando l’uso dei cosiddetti «rumorometri» per segnalare ai conducenti il superamento dei limiti acustici del rispettivo veicolo.

Il Consiglio federale vuole ridurre il rumore stradale evitabile. A ottobre 2024 ha aggiornato le prescrizioni in materia di inquinamento acustico e a seguire ha incaricato il DATEC di approfondire la tematica in vista di un potenziale impiego dei dispositivi di rilevamento acustico. La relazione emersa da questo studio passa al vaglio diverse varianti sotto la lente della fattibilità tecnica e dei vincoli giuridici, quindi conclude raccomandando l’uso dei «rumorometri»: questi apparecchi, dotati di un dispositivo di misurazione del rumore e di uno schermo, vengono collocati a bordo strada per indicare al conducente il livello sonoro del veicolo.

Ostacoli tecnici e giuridici alla misurazione delle emissioni acustiche

Altre opzioni sono state scartate per motivi giuridici e tecnici. Il rilevamento del rumore risulta infatti decisamente più complesso rispetto a quello della velocità. Per esempio, è sconsigliato effettuare misurazioni acustiche in caso di pioggia o su strada bagnata. Inoltre, i rumori ambientali rappresentano una criticità non trascurabile, dal momento che possono interferire con la misurazione e gli strumenti attualmente disponibili non sono in grado di distinguere le diverse sorgenti sonore.

A questi vincoli tecnici si aggiungono gli ostacoli di natura legale, come l’assenza di indicatori di rumorosità a bordo che segnalino al conducente il superamento di un limite acustico, peraltro non ancora stabilito nella normativa vigente. Non si può quindi trasporre la stessa logica adottata per il controllo della velocità, motivo per cui le varianti considerate che prevedono multe amministrative presentano un rapporto costi-benefici sfavorevole. Richiederebbero infatti una verifica fisica di ogni singolo caso segnalato dal radar come infrazione.

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