Il DATEC avvia la procedura di consultazione concernente la revisione dell’ordinanza sulla promozione dell’energia
Berna, 01.12.2025 — Il 1° dicembre 2025 il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) ha avviato la procedura di consultazione concernente la revisione parziale dell’ordinanza sulla promozione dell’energia (OPEn). Si tratta dell’adeguamento dell’indennità di gestione per gli impianti di produzione di energia elettrica a partire da fonti rinnovabili nella commercializzazione diretta. La procedura di consultazione si concluderà il 6 febbraio 2026.
I gestori di grandi impianti di produzione di energia elettrica rinnovabile vendono essi stessi la loro elettricità sul mercato (commercializzazione diretta). Ricevono un premio per l’immissione in rete che copre la differenza tra il tasso di rimunerazione e il prezzo di mercato nonché un’indennità di gestione che copre i costi derivanti dalla partecipazione al mercato. L’indennità di gestione è composta da una quota fissa per i costi di amministrazione e di commercializzazione (0,11 ct./kWh) e da una quota variabile che copre i costi dell’energia di compensazione. Attualmente, gli impianti nella commercializzazione diretta con una produzione annua di 3 terawattora (TWh) sono in totale circa 1000, 650 dei quali sono impianti fotovoltaici che insieme generano 0,2 TWh di energia elettrica all’anno.
Dal 2026 un modello di prezzo unico per l’energia di compensazione
A partire dal 1° gennaio 2026, la società nazionale di rete Swissgrid cambierà il metodo di calcolo dell’energia di compensazione passando da un modello a due prezzi (prezzi short e long) a un modello di prezzo unico. È dunque necessario adeguare il metodo di calcolo della quota variabile dell’indennità di gestione contenuto nell’ordinanza sulla promozione dell’energia, che si basa sul vecchio metodo di calcolo short e long.
Un nuovo metodo di calcolo della quota variabile dell’indennità di gestione
Poiché la produzione di energia elettrica da fonte solare dipende fortemente dalle condizioni meteorologiche, in questo ambito si verificano sistematicamente costi dell’energia di compensazione, che invece non si applicano all’energia eolica, idroelettrica, alla biomassa e all’incenerimento dei rifiuti. Per questo motivo, il nuovo metodo di calcolo della quota variabile dell’indennità di gestione riguarda esclusivamente gli impianti fotovoltaici nella commercializzazione diretta; le altre tecnologie di produzione ricevono soltanto la quota fissa dell’indennità di gestione, pari a 0,11 ct./kWh.
Per compensare le fluttuazioni mensili, l’indennità viene calcolata su base trimestrale. A tal fine, i costi dell’energia di compensazione di tutti gli impianti fotovoltaici vengono determinati con una stima (costi ipotetici dell’energia di compensazione). Poiché i costi effettivi risultano sovrastimati rispetto alle previsioni di produzione, essi vengono modificati con un fattore di correzione. Se dal calcolo risulta un valore negativo, significa che è stato possibile realizzare utili dall’energia di compensazione; in questo caso l’indennità per i costi dell’energia di compensazione nel trimestre ammonta a 0 ct./kWh.
Il modello di prezzo unico sgrava il Fondo per il supplemento rete
Con il modello di prezzo unico, anche in passato i costi complessivi sarebbero stati significativamente inferiori: per esempio, con il modello a due prezzi nel 2024 per le energie rinnovabili sono stati versati ai gestori di grandi impianti di produzione 33,7 milioni di franchi, mentre con il modello di prezzo unico sarebbero stati soltanto 6 milioni. Pertanto, le spese per l’indennità di gestione si riducono in modo significativo, sgravando il Fondo per il supplemento rete.
Versamento retroattivo della quota variabile
Dal 1° gennaio 2026 e fino all’entrata in vigore della revisione dell’OPEn, prevista il 1° luglio 2026, i gestori degli impianti fotovoltaici interessati riceveranno soltanto la quota fissa dell’indennità di gestione. La quota variabile relativa al primo semestre sarà corrisposta nel secondo semestre del 2026.
